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Piatto di spaghetti con frutti di mare

Vita da crucco (2016)

:: di Stefano Angelo ::

Fine luglio
Il 30 luglio mi sono ritrovato a Frankfurt. Così, quasi all’improvviso. Qui, nella Crante Germania tutto sembra “più grande”. Gli scivoli per bambini sono più grandi. Il cartone del latte al cioccolato, che piace tanto a mio figlio, nella versione piccola per la merenda è di 500 ml, il doppio di quella italiana e spagnola. Manco avessero problemi di disidratazione per il calore. I succhini di frutta, non so. Ancora non li ho comprati. I biscotti sono tutti molto energetici, al burro o al cioccolato. Soprattutto al burro, ripensandoci: SOLO al burro.

Prima settimana di agosto
Nella Crante Germania di piccolo c’è solo il sale. Per trovare il sale grosso in un supermercato ho impiegato giorni, che dico, settimane, che dico, mesi… forse lo sto ancora cercando.

Nella Crante Germania ci si sveglia più presto, naturalmente. Almeno un’ora prima rispetto a Madrid. Non so se sia dovuto alle grandi finestre (grandi anche quelle) e all’assenza di serrande. La temperatura, per il momento, è ottima. A Madrid abbiamo lasciato 36, 38, 40 gradi. Qui, nella prima settimana, abbiamo avuto una media di 23 gradi. Si fanno le cose con più energia, dopo la grande colazione con i grandi biscotti.

Fine agosto
Per alcune cose, son tutti corretti. Forse anche troppo. O al momento li vedo io così essendo pervaso dai luoghi comuni che mi porto su, dal sud dell’Europa: nella Crante Germania funziona tutto… ma staremo a vedere.

A un semaforo, mi son fermato con la macchina a una certa distanza. Probabilmente per l’abitudine. A Madrid puoi incontrare ai semafori un’area riservata alle moto. Quindi le macchine hanno la linea di stop orizzontale un po’ arretrata. Lo so, sto cercando una misera giustificazione per il mio comportamento criminale. Fatto sta che mentre mi guardavo intorno per orientarmi, pur avendo il navigatore acceso e impostato, una grande nocca teutonica bussa non proprio delicatamente alla mia portiera. Preoccupato abbasso il finestrino. Un incendio? Una ruota esplosa? Le luci che non funzionano? Ho inavvertitamente arrotato un gatto? NO! Il grande tedesco mi fa “gentilmente” notare, in lingua inglese, che mi sono fermato a una distanza eccessiva dalla linea di stop. Il teutonico è sceso appositamente dalla sua rilucente auto germanica per segnalarmi l’infrazione! Un po’ perplesso, chiedo scusa e avanzo con la macchina posizionandomi esattamente nel punto indicatomi. Scoprirò solo più tardi che in alcuni semafori (dove puoi fare inversione a “U”) ci sono dei sensori che non fanno scattare il verde se non ci sono macchine. Maremma “germanica” impestata li camuffano proprio bene ’sti sensori, nella Crante Germania.

Settembre
La metropolitana non è male. Quella di Madrid mi piace di più. Però una cosa mi ha lasciato basito. Non ci sono le sbarre! Tu compri il grande biglietto e scendi le grandi scale. Arrivi al grande binario senza impedimenti, senza controlli. Forse ce ne saranno a bordo di tanto in tanto. Immagino. Comunque bello. Questa fiducia riposta mi fa sorridere, mentre penso alla piccola Italia e alla pequeña España.

Ottobre
Nella Crante Germania tutti continuano ad alzarsi presto, soprattutto di sabato. Perché chi dorme non piglia pesci. Ma se uno non volesse fare il pescatore? E poi dove lo trovano il mare a Frankfurt? Ecco perché gli aerei diretti in Italia e Spagna sono tutti pieni di canne da pesca! O di “cannati”, ma questa è un’altra storia.

Novembre
Nella Crante Germania i cinghiali sono permalosi, gli scoiattoli no.
Nella Crante Germania gli alberi crescono tutti ordinati, in fila e se qualcuno cresce storto: zac! lo tagliano subito.
Nei sentieri della Crante Germania puoi trovare delle grandi cacche, che dimostrano l’esistenza degli unicorni.

Dicembre
Nella Crante Germania quando vai in bicicletta i cani si fermano e ti salutano festosi. Perché nella Crante Germania i cani vanno a scuola e imparano tante cose.
Così scopro che il dito indice del possessore di cane germanico è uno e trino. Con un solo gesto il cane esegue tre comandi: si siede a lato della ciclabile; lascia passare le biciclette; non dice nemmeno “muh”, altrimenti sarebbe una mucca.
Ma soprattutto, nella Crante Germania i cani non fanno mai i loro bisognini per la strada. Mistero.

Gennaio
I miei rapporti con i semafori continuano a esser difficili. Perché nella Crante Germania i semafori ti mettono ansia, come in Formula Uno. Rosso, giallo, verde VIA! Se non lo fai ti ritrovi un Porsche nel portabagagli.

Febbraio
Nella Crante Germania niente banana split alla Nutella d’inverno. Perché nella Crante Germania la Nutella solidifica anche fuori dal frigo. Scatto una foto al coltello nel barattolo, per una prossima versione de “La spada nella roccia”, guardando mio figlio che implorante mi chiede di sciogliergli la crema del desiderio al vapore… Nella Crante Germania faccio il mammo a tempo pieno. Nella Crante Germania ho imparato a lavare i vetri con l’ammorbidente, a pulire il cestello della lavatrice con l’aceto, a usare la “vaporella” per togliere le incrostazioni di calcare dai rubinetti di bagno e cucina.

Marzo
Nella Crante Germania piove a dirotto, le mie coltivazioni di muschi e licheni vanno a gonfie vele. Se continua così potrei diventare esportatore di materiali “edili” per i presepi di tutta Napoli.

Aprile
Nella Crante Germania finalmente posso uscire in bici, lasciando a casa la borsa d’acqua calda, la termo coperta e i mutandoni di lana, triplo strato.

Maggio
Nella Crante Germania vi è una grande fiducia nel prossimo o nelle poste o in tutti e due. Di sicuro ci si fida poco dei servizi bancari, oppure è solo questione di braccino corto. Se vai dal medico, ad esempio, dopo la visita NON paghi! Ti mandano la fattura a casa, con posta ordinaria, e poi paghi tranquillamente tramite bonifico bancario. Il POS, questo sconosciuto.
I piccoli negozianti non hanno nemmeno POS internazionali, accettano solo carte germaniche, ci mancherebbe.

Giugno
Nella Crante Germania la revisione auto è indimenticabile. Nella targa c’è un bollino colorato che ti indica i mesi e l’anno in cui devi farla. Dopo la revisione ti cambiano il bollino, con il nuovo anno e il nuovo colore. Passo tutto il tempo a guardare bollini colorati. Il mondo germanico è pieno di bollini colorati. È meraviglioso.

Luglio
Finalmente preparo gli scatoloni, questo anno teutonico è alla fine e ci prepariamo, finalmente, a rientrare a Madrid. “Europa sì, Europa no, Europa gnamme, se famo du’ spaghi?” (citando, più o meno, Elio e le Storie Tese)

© Testo – Stefano Angelo

Pixabay License – Foto di eommina da Pixabay


piccola nota: scritto estemporaneo sulla mia prima “esperienza germanica” di soli undici lunghissimi mesi. Sono poi tornato nella ridente Frankfurt am Main nell’agosto del 2018… ma questa storia non avrà un ulteriore seguito (almeno spero :-))

piccola nota due: ho completato questo scritto quattro anni dopo essermi riconciliato con i semafori…

Ti è piaciuto questo racconto? Non perderti allora le prossime uscite! Seguici!

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