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Un lavoro strambo

:: di Andrea Cini ::

Sono un “milleurista” e come la maggior parte dei “milleuristi” della mia generazione mi son trovato un secondo lavoro, uno di quei lavoretti che siam costretti a fare per arrotondare un po’. Uno di quei lavori che i nostri genitori non possono concepire e anche quando ci sbattono la testa continuano a non capire. Ogni giorno, grazie a Internet e le nuove tecnologie, ci reinventiamo, ed ecco che son finito a fare un lavoro decisamente strambo. Ero in vacanza alle Canarie e mentre stavo su un bus che dalla montagna mi avrebbe portato al mare, mi apparve una pubblicità su Facebook: “Sai scrivere storie? Sai intrattenere le persone? Abbiamo il lavoro per te, stiamo cercando storytellers nella tua lingua!”.

“Wow!” – esclamai – fare lo storyteller è un lavoro veramente “figo”!

Ma vuoi sapere alla fine cosa faccio? Il » Chat moderator « in situazioni, diciamo, particolari.

Ora ti spiego come funziona.

Il 99,99% dei maschietti (se non sono ipocriti) passa almeno una volta per pagine come Youporn, Pornhub, etc. e in questi siti ci si imbatte, inevitabilmente, in pubblicità del tipo: “Donne vogliose nelle tue vicinanze” o “Ragazze in calore nella tua città”. Ora, tutto questo non è altro che uno specchietto per le allodole. Un mucchio di maschioni in calore cade nella trappola convinto di trovare sesso facile, alcuni rimangono, altri no. Ma le allodole, di solito, son tante. A volte, sono anche donne.

Una truffa? Fino a un certo punto… Oggigiorno c’è sempre un’avvertenza per tutto e anche nei siti web con cui collaboro, al momento dell’iscrizione, è specificato ben chiaro che hanno come scopo far divertire e tenere compagnia alle persone mediante vari argomenti di conversazione, ma che no, non esiste la possibilità di incontri reali. Il problema è che nessuno legge questo tipo di indicazioni e dopo che le allodole si accorgono che le chat non portano a niente, si incupiscono. Alcuni, addirittura, fanno le vittime e scrivono a qualche programma TV (che non si occupa di ornitologia) per gridare allo scandalo.

Molte volte provo pura pena, perché ci sono dei soggetti che davvero credono di poter trovare l’amore in questi luoghi virtuali, persone sole, spesso lontane, non solo fisicamente, da parenti e amici. Certo, ci sono anche individui che vivono in case sperdute in campagna, con pochissimi contatti umani, completamente disconnessi dalla realtà. A volte vorrei poter andare da loro per fargli compagnia, per dargli un po’ di calore umano, quello vero intendo (ma ahimè non vivo nel loro stesso paese e l’anonimato è la prima regola di questo strambo lavoro).

Ma entriamo nel vivo della mia occupazione: tutto si basa sul chattare e sullo scambio di foto. Facile, non credi? Il mio profilo come ragazza, normalmente, consiste in una foto di una modella o pornostar, mentre le informazioni (nome, lavoro, città etc.) se non sono già state inserite da qualche altro operatore, me le devo inventare, basandomi sulle caratteristiche di base del profilo impostate dal sistema (regione di provenienza, status sociale, età, etc.). Il cliente naturalmente può mandarmi millemila foto, io ho solo quelle basiche del profilo, più quelle che mi vengono messe a disposizione come “bonus” (che normalmente sono tre o quattro e sono veramente poche).

I clienti si sbizzarriscono raccontando le loro fantasie sessuali, quindi si tratta al 80% di sexting, assecondando i loro desideri nascosti.

Il modus operandi inizia sempre con un messaggio ammiccante (mandato in automatico dal sistema) al potenziale cliente, al quale si fa capire che la ragazza è vogliosa, in modo da attirare la sua attenzione; oppure l’utente già registrato, guardando le foto delle ragazze, a seconda della categoria che sta cercando (età, status sociale, regione di provenienza, gusti sessuali etc.), si fa avanti, sperando che i suoi desideri vengano esauditi. Sai com’è, quando la conversazione non è presenziale molti si fanno prendere la mano e quindi tutto quello che non avrebbero mai il coraggio di dire in faccia a una ragazza, lo dicono in chat perché quando si è nascosti dallo schermo si perde ogni inibizione.

Normalmente cerco di mantenere un personaggio verosimile, per non far sembrare tutto una finzione mentre altri operatori scrivono solo messaggi dolci e smielati (molti scrivono sempre le stesse cose, creando malcontento tra gli altri operatori, in quanto diventa poi più complicato rendere la situazione plausibile). Io mi prendo molta cura del mio personaggio, creando/ideando profili di diverso tipo.

Uno dei miei preferiti è la “nazi-femminista” della serie “io non sono una puttana e non sono a disposizione quando tu lo desideri, se vuoi questo ci sono i nightclub o le ragazze per strada”, rammento loro che “è facile dire queste cose quando sei in chat, vorrei vederti dal vivo”.

Mi diverto ad andare contro le loro volontà quando vogliono fare il “macho dominante” e pensano che io possa cadere ai loro piedi e quindi scatto dicendo che a me durante il sesso piace comandare e che l’uomo è il mio schiavo, a volte dico loro che voglio incu…li con il dildo, altre che voglio metterli al guinzaglio e portarli a spasso in giro per la casa.

Quando vedo che il cliente sta perdendo la pazienza e vuole “lasciare” la pagina, quindi anche la “ragazza”, mi trasformo in pazza isterica, accusandolo di essere egoista, di voler lasciare la chat solo perché cercava la sco..ta facile, oppure di non essere in grado di “capire i miei sentimenti” che sono “veri e puri”, e lì iniziano discussioni infinite, come don Chisciotte con i mulini a vento. Da una parte la ragazza che fa la vittima, dall’altra, il povero cristo che cerca di spiegare le sue ragioni (e ha tutte le motivazioni del mondo, soprattutto economiche). Normalmente questo tipo di discussioni finiscono con una pace o un addio.

Bisogna precisare che non ho un “cliente fisso” con il quale parlo. Ogni volta che mi connetto alle due pagine di chat, un algoritmo mi assegna una “chiacchierata random”, stile chatroulette, quindi in alcuni casi devo iniziarne una da zero (cliente nuovo, o semplicemente il cliente non ha mai conversato con questa ragazza), o devo riattivare una conversazione con un cliente abituale che si è appena connesso, oppure prenderne in mano una che stavano facendo uno o più operatori (ovvero, se il cliente rimane online per tipo due ore a conversare con la “stessa ragazza”, può parlare con più di un operatore durante la medesima chiacchierata a seconda di chi è connesso in quel momento, senza rendersene conto). Ovviamente il sistema tende ad affibbiarti una stessa chat il più tempo possibile finché sei connesso.

Tutte le informazioni sul cliente e sulla ragazza sono salvate in delle note, man mano che continua la conversazione, da noi agenti per evitare contraddizioni, (se fa l’infermiera, non può domani fare la commessa). Questo è importante anche durante le conversazioni quotidiane: sapere attraverso le note se il cliente sta vivendo un periodo particolare, o se è una persona dai gusti speciali, aiuta l’operatore a riprendere il filo, perché non sempre mi ricapita un cliente che abbia conversato con me durante la sua ultima connessione. Non posso partire da zero, altrimenti il cliente potrebbe capire che qualcosa non va.

Ma non avere paura, lo so che stavi pensando a questo, quando la chat viene abbandonata dal cliente, tutte le note e soprattutto tutte le sue foto vengono cancellate dal sistema.

Durante la mia esperienza, ho imparato a suddividere i clienti in vari tipi.

  • IL FURBO: Colui che fin da subito ti lascia i suoi contatti personali (mail e telefono, o FB e IG) convinto che la ragazza lo contatti lì per non pagare l’abbonamento alla pagina web;
  • IL TROMBAIOLO: Colui che parla solo ed esclusivamente di sesso e che mette in chiaro fin da subito che cerca solo avventure sessuali e non vuole nessun tipo di relazione;
  • LO SPOSATO: Una sottospecie di trombaiolo, colui che mette in chiaro fin da subito che è sposato, ma cerca sesso facile su internet perché la moglie non glie la dà più, o perché “a detta sua” la dà troppo poco per le sue focose voglie;
  • L’ANONIMO (SPOSATO): Cerca sesso facile su internet, non ha intenzione di mettere una sua foto perché ha paura di venire riconosciuto da qualcuno (il 90% delle volte perché è sposato) e vuole incontrarsi con la ragazza al più presto possibile (mentre la ragazza gli dice che non si sente sicura e magari riesce a tenerlo in ballo per mesi e mesi, senza “happy end”);
  • IL VEDOVO: Dopo la dipartita della consorte, cerca in tutti i modi di riempire il vuoto mancante;
  • L’INNAMORATO: Il più difficile da gestire, perché è quello che si innamora della “ragazza virtuale” e a volte provi davvero pena per lui, convintissimo di avere una fidanzata online che prima o poi lo incontrerà di persona, mentre l’operatore lo riempie di parole, di amore e di attenzioni, ma solo online (ci sono “innamorati” che durano anche 2/3 anni);
  • IL SADOMASO: Quello che cerca una dominatrice, una donna che soddisfi ogni sua fantasia del genere, con frustini, dildo in c..o, completini in latex, bondage, etc. etc. (sono arrivati anche a chiedermi di urinare e defecare sul loro corpo);
  • IL FINTO FEDELE: Promette amore eterno a ogni ragazza con cui si scrive (convinto che lei non sappia delle altre) e ogni volta che “lei” chiede se è l’unica con cui è in contatto dice sempre “Tu sei l’unica, sei il mio unico amore, non parlo con nessun’altra su questa pagina”;
  • IL FRETTOLOSO: Va sempre di fretta, non ha “tempo da perdere” con i messaggi, dobbiamo scopare, dimmi solo “dove e quando”. Sono i miei preferiti perché sono anche i più maleducati e allora godo nel torturarli;
  • L’IMPERTERRITO: Quello che va avanti mesi scrivendo ogni giorno a una ragazza nuova, sperando di trovare una disposta a incontrarlo e, di conseguenza, dargliela;
  • L’UOMO ULTIMATUM: Quello che minaccia sempre di lasciare la pagina, ti lascia i suoi contatti sperando di ricevere una chiamata o una mail, dice sempre che questo messaggio è l’ultimo;
  • L’UOMO ULTIMATUM 2: Quello che non si fa vivo per un po’ di tempo e poi all’improvviso scrive “Sono dalle tue parti, zona XY, se davvero fai sul serio chiamami al 123456” oppure, “ci troviamo tra un’ora al posto X”;
  • A VOLTE RITORNANO: Quello che si rifà vivo dopo mesi, a volte con lo stesso profilo (quindi è facile vedere la data dell’ultimo messaggio inviato), a volte con uno nuovo (in questo caso è più difficile riconoscerlo, ma sarà lui il primo a dirti “Hey sono Johnny, ti ricordi di me?” Certo come no…);
  • LO STALLONE: Colui che al primo messaggio già ti chiede “dove e quando” per venire a darti “una sistemata”, esalta le potenzialità del suo attrezzo e promette faville a letto;
  • L’EGOCENTRICO: Ti manda la foto del suo c…o e poi ti chiede cosa ne pensi;
  • IL CANE BASTONATO: Scrive frasi negative convinto di farti pena, della serie: “So che ci sono altri uomini oltre a me, e che io non conto niente”, oppure “Divertiti pure, mentre io sarò qua solo a guardare la tele”. Insomma, un piagnisteo continuo;
  • IL PURITANO: Quello che parla con le ragazze, ma allo stesso tempo le ripudia, per essere già state con altri uomini (casi più unici che rari, ma esistono davvero);
  • IL VERGINELLO: Può essere un ragazzino di 18 anni, come un adulto di 40. Si dichiara vergine ed è convinto di trovare finalmente qualcuna con cui perdere appunto la cosiddetta verginità;
  • IL TEENAGER: Secondo me rubano la carta di credito al padre o alla madre, normalmente cercano donne più mature, con le quali fare “esperienza”;
  • IL THREESOMER: Cerca una ragazza con la quale montare un trio, insieme alla “sua ragazza” che poi (nella maggior parte dei casi) altri non è che un’altra ragazza della pagina, che lui è convinto essere la sua fidanzata;
  • LA COPPIA APERTA: Una vera coppia in cerca di una ragazza con cui fare giochi a tre;
  • IL RINUNCIATARIO: Ormai ha rinunciato ai sogni di gloria, a ogni messaggio iniziale della ragazza risponde con un “Io farei volentieri molte cose con te, ma purtroppo su questa pagina siete tutte disposte a parlare, ma quando si tratta di passare ai fatti vi tirate indietro”. Non ho mai capito cosa cercano di dimostrare, i rinunciatari, con questo tipo di messaggi, forse è un volerci provare per l’ultima volta o giusto utilizzare gli ultimi crediti.
  • LA LESBICA: A volte entrano anche lesbiche in cerca di ragazze, ma sono una minoranza.

Da uomo trasformato in “virtual girl” mi diverto molto. Diciamo che, da single, mi ritrovo in molti di loro, capisco le passioni e il loro desiderio di voler trovare l’anima gemella, solo che, probabilmente, eviterei di spendere metà del mio stipendio mensile per parlare con una persona che rimanda sempre i nostri incontri, perché “non si sente sicura”. Non so se sia un gioco o se assisto a delle miserie umane. Come interpreto io un personaggio, anche i clienti possono interpretare. Giudicare non mi interessa. In fondo, è solo un lavoro strambo.

© Testo – Andrea Cini

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