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Zoom della copertina Fatti e Fattacci al tempo di Firenze Capitale

Fatti e fattacci al tempo di Firenze capitale (1865 – 1870)

Questo libro è un omaggio alla città di Firenze per ricordare un evento che ha lasciato una profonda lacerazione nelle vite dei fiorentini di allora, abituati a una municipalità senza clamori. Alessandro Ferrini e Salvina Pizzuoli riportano, in questo libro, alcuni degli avvenimenti che hanno caratterizzato il quinquennio, raccontando fatti e fattacci di protagonisti della vita politica italiana del tempo insieme con le risposte della cittadinanza che, con occhio distaccato e ironico, li metteva alla berlina. Gli autori si augurano che i lettori restino piacevolmente incuriositi e sorpresi, come loro, nel leggere quanto raccontano dopo aver consultato le opere del periodo e i giornali dell’epoca.

La presentazione del libro è stata gentilmente scritta da Gianni Greco, artista fiorentino a dir poco poliedrico, noto soprattutto per le sue trasmissioni radiofoniche.

Firenze venne a dir poco stravolta, snaturata, da questo evento: mura decapitate, il Mercato Vecchio e il Ghetto vennero distrutti così come case-torri, strade, piazze, vicoli e botteghe… Il costo della vita aumentò, come la richiesta di alloggi e Firenze accolse le prima case “prefabbricate” d’Italia in legno e ferro.

Il libro si apre raccontandoci un passaggio importante per i fiorenti. Ovvero l’annessione al Regno di Sardegna del Granducato di Toscana. Un’annessione a una monarchia costituzionale, decisa tramite il plebiscito dell’11 e 12 marzo 1860. Su un totale di 534000 iscritti (uomini con più di 21 anni di età), partecipò al voto il 73,3% degli aventi diritto. 366571 votarono per l’annessione, 14925 per il regno separato e 4949 furono i voti nulli. Per dovere di cronaca aggiungiamo che nelle stesse date si svolse il plebiscito anche in Emilia (526218 iscritti; 427512 votanti, ovvero l’81,1%; 426006 favorevoli; 756 contrari; 750 nulli). Per avere maggiori informazioni su tutti i plebisciti visitate la pagina del professore Franco Bampi.

Nel libro non si parla solo dell’architetto Giuseppe Poggi che tra il 1860 1 il 1880 si incaricò del Piano regolatore della città, ma anche dell’architetto Giuseppe Martelli che si occupò dell’Esposizione italiana del 1861. In aggiunta segnaliamo un articolo, ben fatto, di Daniela Cavini.

Firenze, nel giro di poco, dovette trasformarsi completamente dal punto di vista architettonico ma nel libro si parla anche di una famosa gara di biciclette, della Massoneria, di Almanacchi e Lunari del tempo. Visitando tuttatoscana, il sito Internet degli autori, troverete immagini e articoli che arricchiscono ulteriormente la comprensione di questo passaggio storico importante.

Ecco la copertina del libro:

Copertina del libro di saggistica "Fatti e Fattacci al tempo di Firenze capitale (1865-1870)" creata da Lamberto Salucco
Fatti e Fattacci al tempo di Firenze capitale (1865-1870) – saggistica – 2016 – edida

Per vedere la sezione saggistica edida clicca QUI

Saggistica edida – dagli esordi alle ultime novità

Il Rosso, il Nero, Ottaviano e Antonio

Il primo libro pubblicato da edida fu un testo di saggistica. Per esser più concreti: la mia tesi di laurea, Il rosso e il nero della comunicazione – Giornalismo, informazione e potere.

Il mio relatore mi disse che il mio testo era pubblicabile e mi fece capire che si sarebbe mosso in quella direzione… immaginatevi quanti film vennero girati nella mia mente. Ma solo lì.

Un soggetto (diciamolo pure) un po’ invidioso, fece di tutto per distrarre il relatore dalla sua “promessa”. E così, un po’ incupito, mi iscrissi a un corso online (queste strane cose moderne che a volte funzionano, altre no) e imparai a fare gli eBook, attrezzi digitali (altrettanto strani) che avrebbero dovuto (dicevano) sostituire i libri cartacei. Io non sapevo niente di “trespoli digitali”. Però mi rimboccai le maniche e imparai. Soprattutto perché chi fa da sé fa per tre e soprattutto risparmia.

Auto pubblicarsi in digitale non costa “nulla”. Solo un bel po’ del tuo tempo. Quindi pubblicai il mio primo eBook “Il rosso e il nero della comunicazione” nel lontano 2012.
Ci presi gusto. E da allora (anche se in modalità tartaruga) non mi sono più fermato.

Di saggistica però non volevo più saperne. E mi misi ad esplorare altri mondi. Così, con i miei compagni di merende informatiche e culturali, mi misi a pubblicare romanzi storici, poesie, fumetti (in verità solo uno), libri per bambini (intanto ero diventato pure padre), romanzi science fiction e tante altre cose. Tutti di qualità? Difficile dirlo. Figli di estremo entusiasmo, sicuramente.

Nel 2017 accadde qualcosa di strano…
La mia cara amica e collaboratrice, Salvina Pizzuoli, mi dice che il suo dentista è un genio. Ma non un genio solo come dentista, bensì come scrittore.
E scrittore di che? – dico io. Di saggistica! – dice lei. Di nuovo? – penso io. E mi ritorna in mente la mia piccola “via crucis”. Allora chiedo di che si tratta. Una collana sull’antica Roma – dice lei. Un’altra? – penso io. Intanto mi arrivano i materiali del primo volume. “La guerra civile tra Ottaviano e Antonio“. E così, nel giro di diversi mesi (perché la saggistica, in fondo, è sofferenza) riusciamo a pubblicarlo. Troverete in questo libro riflessioni particolari. Insomma, non è la solita minestra. Non è un brodino riscaldato, ma un piatto ricco di nuovi sapori. Assaggiatelo e fatemi sapere come va la vostra digestione.

Ecco la copertina da me realizzata:

Copertina del libro di saggistica "La guerra civile tra Ottaviano e Antonio" creata da Stefano Angelo - edida - 2018